Traversata del Salar de Uyuni da nord a sud
Dall'8 al 10 agosto 2014 ho realizzato la traversata a piedi del Salar de Uyuni, in Bolivia, e questo a completamento della prima traversata, compiuta nel 2008, da ovest ad est del grande lago di sale che si estende a perdita d'occhio nel sud del Paese.
Tutto è andato bene a parte nel finale quando il fuoristrada che doveva venire a prendermi è sprofondato in un'area di sale ed acqua, difficile da intuire senza entrarci, e mi sono trovato la sera con la notte che stava arrivando perso nel nulla e senza acqua e poco vestito (avevo abbandonato giacca e sovrapantaloni, tenda e resto la mattina per aver meno peso addosso) e con il freddo che oramai mi stava attanagliando.
Sicuramente la mia idea di portarmi tutto nello zaino, acqua compresa (il peso maggiore è proprio dovuto all'acqua, razionata alla goccia!) è stata la scelta migliore, con tutto l'abbigliamento addosso, sacco a pelo iper-leggero (e vestiti bastava anche un sacco-lenzuolo quest'anno), tendina light, un camping gas e 6 bustine di tea, 6 di cappuccino, 12 bustine di zucchero, 3 minestre Knorr, 6 frutttini, 1 cioccolata, 6 blocchetti di formaggio grana, 1 busta affettato, 1 busta di crakers,1 GPS, una bussola e materassino, 1 fotocamera Gopro e una Lumix.
Siamo partiti in 2, io e mio nipote Diego Toigo, dal punto nord (oltre Coquesa e ad est della Salina di Garci-Mendoza, in direzione nord verso Tonavi, e poi abbiamo puntato in direzione opposta, avendo sempre, almeno per 2 giorni, come riferimento il Volcan Tunupa, dapprima sulla nostra destra e poi alle spalle.
Diego il secondo giorno a dovuto mollare per problemi vari così io ho continuato da solo e più speditamente, spostando all'ultimo giorno la tappa più lunga di 51 chilometri.
Comunque la traversata del Salar è una cosa stupenda, in mezzo al nulla e nessuno ed ho incrociato in tutto una macchina di turisti il pomeriggio del secondo giorno che preoccupati mi hanno chiesto se tutto andava bene!!
Bella la Bolivia, e grazie a Wilma Ignacio di Uyuni per l'assistenza tecnica e l'autista Henry per aver oraganizzato tutto in maniera perfetta.
Vi abbraccio forte cari amici e tornerò presto da quelle parti, ancora una volta.
Con Diego, Santiago e Pedro ho salito pure il Licancabur dalla Laguna Verde. Che spettacolo!!